La partita IVA forfettaria è l’opzione ideale per tutte le persone, e in particolar modo per i giovani, che hanno aperto una nuova attività. Si chiama così in quanto si riferisce al regime forfettario, che è un regime fiscale agevolato il quale può essere applicato alle partite IVA individuali.
Il motivo per cui il regime forfettario viene scelto da molteplici persone, è perché presenta delle valide semplificazioni contabili e fiscali, molto comode per chi decide di lavorare in autonomia.
Prima di analizzarne il suo impiego in regime forfettario, vediamo cosa si intende per partita IVA.
Che cos’è la partita IVA?
La partita IVA è un codice di undici cifre che rappresenta una società o un singolo lavoratore.
L’obiettivo della partita IVA è quello di registrare la propria attività all’agenzia delle entrate. Questa risulta necessaria per lo svolgimento regolare di un’attività di lavoro.
Come aprire la partita IVA in regime forfettario?
Se si sta svolgendo un’attività in modo abituale e costante, è necessario aprire la propria partita IVA.
Nel caso si voglia adottare il regime forfettario è di fondamentale importanza rispettarne i limiti e i relativi requisiti d’accesso.
quali sono i requisiti?
Requisiti del regime forfettario
Come anticipato in precedenza per aprire la propria partita IVA in regime forfettario bisogna possedere necessariamente dei requisiti.
È possibile adottare il regime forfettario se:
• Percepisci il reddito da lavoro dipendente o assimilato, e se quest’ultimo risulta però inferiore ai 30.000 euro.
• Risulti residente in Italia. Nel caso in cui risiedi in un paese dell’Unione Europea è necessario che il 75% del tuo reddito sia prodotto sul territorio italiano.
• Non fatturi più del 50% al datore di lavoro attuale o a quello avuto nei due anni precedenti rispetto all’apertura della partita IVA.
• Non possiedi a carico spese per collaboratori o dipendenti, superiori ai 20.000 euro annui.
• Non possiedi regimi IVA speciali
come funziona la tassazione del regime forfettario?
Chi applica il regime forfetario determina il reddito imponibile applicando, all’ammontare dei ricavi conseguiti il coefficiente di redditività previsto per l’attività esercitata.
Dal reddito determinato forfetariamente si deducono i contributi previdenziali obbligatori, e si applica un’unica imposta, nella misura del 15%! l’imposta sostitutiva si riduce al 5% per i primi tre anni a chi avvia una nuova attività, in presenza di determinati requisiti:
- il contribuente non ha esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
- l’attività da intraprendere non costituisce, in nessun modo, mera prosecuzione di altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso del periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni
- se viene proseguita un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del beneficio non supera il limite che consente l’accesso al regime.
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