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Apostille Italia: che cos’è, a che traduzioni si applica

Tra i vari servizi che offrono i traduttori ci sono le traduzioni dei documenti legali indirizzati all’estero che per essere validati hanno bisogno di un’apostille.

Se anche tu sei in questa situazione e non sai come muoverti, non preoccuparti, in questo articolo cercheremo di fare chiarezza sull’apostille. Insieme vedremo di cosa si tratta e a quali casi specifici si applica.

Apostille Italia: che cos’è?

Per poter capire bene di cosa stiamo parlando quando citiamo un apostille, dobbiamo prima vedere in cosa consiste la legalizzazione di un documento.

Quando parliamo di legalizzazione di un documento si intende l’attestazione della qualità legale della figura referente, in questo caso il pubblico ufficiale, che apponendo la propria firma ne attesta l’autenticità. Per ottenere questa autenticazione tramite firma, in Italia, ci si deve rivolgere alla Procura o alla Prefettura.

Una volta firmato dagli organi incaricati, deve essere portato presso il Consolato del paese in cui il documento deve essere inviato, e qui viene verificata e legalizzata la firma apposta.

Tutta questa trafila immensa, per fortuna è stata accorciata enormemente tramite la creazione dell’Apostille.

Finalmente arriviamo a capire cosa sia l’Apostille. In poche parole si tratta di un timbro che viene apposto sul documento interessato dagli organi competenti di un determinato pese. Il Paese deve aver aderito alla Convenzione dell’Aja del 1961, dove si afferma che viene riconosciuta la qualità con cui il funzionario pubblico, che ha validato il documento, opera. Con la convenzione vengono inoltre riconosciute la veridicità della firma e dell’identità del timbro o del sigillo apposti sul documento.

Tramite la sola applicazione dell’Apostille, il documento non necessità più di tutti quei passaggi che prima erano necessari per far si che fosse legalizzato, e tutta la procedura risulta essere così più snella.

Riassumendo, quando parliamo di Apostille, stiamo parlando di una certificazione, ottenuta tramite l’apposizione di un timbro, che semplifica tutti i passaggi burocratici quando un documento deve essere utilizzato in un paese estero.

APOSTILLE E DOCUMENTI TRADOTTI

La prima domanda che ci viene rivolta dai nostri clienti è: l’Apostille deve essere applicata sul documento originale o sul documento tradotto?

Per prima cosa bisogna sapere che i Paesi richiedenti il documento, molto spesso richiedono che al documento originale venga allegata una copia tradotta. Proprio per questo l’apostille deve essere applicata su entrambi i documenti, quindi sia quello originale che quello tradotto.
Molti stati richiedono che, anche se i documenti arrivano in un unico fascicolo, l’apostilla venga riposta su entrambi i documenti. Sul documento originale viene richiesto per far si che la firma apposta su di esso venga autenticata. Sulla traduzione serve invece, per riconoscere la veridicità delle informazioni fornite dalla figura del traduttore e riconoscere la qualità del suo operato da parte del notaio che ha preso atto del giuramento del traduttore.

Vi ricordiamo inoltre, di fare attenzione se il vostro paese fa parte dell’unione Europea o no. Infatti, anche in questo caso in documenti richiesti sono diversi. Per i paesi europei sarà necessario solamente che spediate il documento originale in lingua italiana e la traduzione giurata

Se il documento che dovrete spedire dovrà andare in un paese extra-ue sarà necessario, oltre alla copia originale e alla traduzione originale, la presenza dell’apostille sia sul documento originale sia sulla traduzione.
In ogni caso, dovrete controllare sul sito o mettervi in contatto con l’ente a cui dovrete spedire il documento, nel caso in cui fossero necessari altri documenti o procedure.

APOSTILLE: DOVE VIENE RILASCIATA

In Italia, gli enti che possono apporre l’Apostille, secondo convenzione dell’Aja, su un documento pubblico rilasciato dalle autorità italiane sono la Prefettura e la Procura della Repubblica.
Ognuno di questi due organi è incaricato di porre l’apostille su determinati documenti, quindi in base al documento che vi servirà far validare, vi dovrete recare in un diverso ufficio.

Presso la Prefettura, vi sarà possibile far applicare l’Apostille su tutti i documenti rilasciati dalle Camere di Commercio, dalle Scuole, dai Comuni Italiani e dai Ministeri.
Per fornirvi alcuni esempi i documenti possono essere: certificati vari emessi dal Comune, visure Camerali, Certificati di Laurea, diplomi o pagelle rilasciate da scuole superiori…
Per far si che la Prefettura approvi l’applicazione dell’Apostille, è necessario che sia presente la firma olografica e non digitale.

Presso gli uffici della Procura, potrete invece, far validare tutte le procedure e documenti inerenti agli atti giuridici firmati da Notai, dai Funzionari di Cancelleria e dagli Ufficiali Giudiziari. Dovrete quindi recarvi al Tribunale della vostra città o dove il documento è stato rilasciato.
Anche in questo caso vi forniamo qualche esempio di documento su cui è possibile far applicare l’apostille presso la Procura. Tra questi ci sono: certificato carichi pendenti, atti notarili, certificato del casellario, atti sottoscritti da un funzionario del tribunale e traduzioni asserverate.

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